Aquafil alla conquista dell’America. L’ Adige.
Dopo Phoenix, altri due impianti di riciclo dei tappeti per produrre EconyL Ricavi verso i 530 milioni
TRENTO – Non c’è solo il nuovo stabilimento di Phoenix, in Arizona, impianto in costruzione da 10 milioni di dollari. La matricola trentina di Borsa Aquafil ha in cantiere un vasto programma di investimenti negli Stati Uniti e in particolare altri due impianti di riciclo di tappeti e moquette, uno a Sacramento, in California, l’altro in Ohio o in Texas. «Abbiamo intenzione di aprire diversi impianti di riciclo negli Stati Uniti – conferma il presidente di Aquafil Giulio Bonazzi – A Phoenix l’impianto è in costruzione. A Sacramento abbiamo individuato diverse aree attrezzate di proprietà di grandi aziende del real estate, come a Phoenix. Il terzo stabilimento potrebbe sorgere in Ohio, in Texas o in Georgia». Dove c’è già un’azienda Aquafil a Cartersville. «L’obiettivo è riciclare i tappeti usati,separando il nylon dal resto. La materia prima riciclata viene poi spedita in Slovenia, dove produciamo l’Econyl». Il filato prodotto con questo sistema di economia circolare sta diventando il prodotto di punta di Aquafil, tanto da aver ispirato anche la sigla di negoziazione al segmento Star di Piazza Affari: Ecnl. Attualmente viene da Econyl il 30% dei ricavi del gruppo ma l’intenzione è di aumentare la quota. L’azienda di Arco chiuderà il 2017 con un fatturato tra 525 e 530 milioni di euro, in aumento di circa il 10% sul 2016. Le prospettive di crescita sono state confermate dallo studio di Equità sim, società specializzata nell’analisi di aziende quotate, che raccomanda «buy», cioè comprare il titolo, grazie ai «buoni fondamentali di mercato». Tra gli indicatori positivi di breve termine, la sim cita il raddoppio atteso della produzione in Cina e, appunto, il +50% atteso nella produzione di Econyl. Il filato green di Aquafil sta conquistando spazio soprattutto tra i brand della moda e dell’abbigliamento sportivo. Il 30 gennaio Aquafil va in assemblea per completare l’assetto degli organi sociali e aggiornare lo Statuto. «Stiamo procedendo con la messa in operatività della società» conclude Bonazzi. L’Adige 30/12/2017 Industria F. Ter.
Foto: Giulio Bonazzi