Combattere l’inquinamento da microplastiche
La contaminazione da microplastiche è una preoccupazione crescente a livello globale. Aquafil ritiene che il primo passo per risolvere il problema sia disporre di un metodo standardizzato per misurare l’impronta di microplastiche di un prodotto o di un processo produttivo.
Per questo motivo, abbiamo collaborato con STIIMA CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche d’Italia) per ricercare e sviluppare un processo che analizzi le caratteristiche fisiche e chimiche delle microplastiche (come dimensione, forma, quantità e composizione). Studiando la loro composizione, possiamo trovare modi per impedire loro di reagire con l’ambiente in generale e formare sostanze ancora più tossiche, riducendo così al minimo il loro impatto negativo.
Come passo successivo, miriamo a questo metodo per ottenere l’approvazione UNI/ISO – CEN e diventare uno standard internazionale. Allo stesso tempo, stiamo anche collaborando a stretto contatto con altri partner del settore, come Materevolve, una società di consulenza tessile sostenibile con sede in California, o il programma Marine Debris della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), per condividere conoscenze e discutere soluzioni per l’inquinamento da microfibre.
Nel 2020, Materevolve ha curato il “California Microfiber Workshop: Science, Innovation & Connection”, che ha riunito 85 leader californiani in scienze marine, politiche e innovazione tessile sostenibile.