La buona plastica. Allarme ambientale. Panorama.
Panorama 26/10/2017 GUIDO FONTANELLI N.45 – 26 ottobre 2017 Gli oceani sono minacciati. Al punto che se non s’interviene nel 2050 ci saranno più rifiuti solidi che pesci. Ma ci sono dei pionieri che con il riciclo e nuovi materiali vogliono cancellare l’inquinamento. In questa immagine simbolica un cavaluccio marino trascina un cotton fioc. uale filo unisce i 150 milioni di tonnellate di materie plastiche finite nei mari di tutto il mondo e il rialzo del 139 per cento messo a segno in Borsa nel 2017 dalla società italiana Bio-on? Il collegamento sta nella proprietà della tecnologia di trovare le soluzioni ai guai che noi umani continuiamoa combinare. E a trasformare queste soluzioni in un business. Nel caso della quasi sconosciuta Bio-on, o della Aquafil o ancora della Novamont, si tratta di aziende italiane impegnate a inventare materiali (o nuovi procedimenti) per ridurre l’uso della plastica tradizionale, quella fatta con idrocarburi, e di conseguenza i danni all’ambiente marino (…) AQUAFIL OBIETTIVO RICICLARE AL 100% RETI E MOQUETTE Dalle reti da pesca esauste ai costumi da bagno.È il circolo virtuoso, anzi la circular economy innescata da Aquafil, il gruppo trentino specializzato nella produzione di fibre sintetiche che il prossimo 13 novembre sbarcherà a Piazza Affari sul segmento Star. Adagiate sui fondali marini o trascinate dalle correnti, le reti da pesca esauste utilizzate dalle grandi fish farm asiatichee sudamericane sono diventate una delle prime fonti d’inquinamento degli oceani. «Aquafil ha creato un network mondiale di logistica inversa per recuperare le vecchie reti che vengono portate a Lubianae rigenerate con il processo Econyl in un nuovo filo di nylon riciclato che un grande marchio come Adidas trasforma in costumi da bagno» spiegano a Panorama da Space3, la Spac quotata sul segmento Miv di Borsa italiana che ha acquisito una quota di Aquafil e sarà il veicolo attraverso il quale andrà in quotazione.A oggi il 35 per cento della materia prima usata dal gruppo da 480 milioni di euro di ricavi proviene dal riciclo, ma l’obiettivo è di arrivare alla totale circolarità nei prossimi anni. Puntando anche sulle moquette usate. Per questo a Tucson, in Arizona, il prossimo anno aprirà i battenti il primo carpet recycling center di Aquafil. (…)
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