Aquafil, storia di successo sul trampolino Star.
Il Piccolo di Trieste 19/12/2017 ed. Nazionale p. 35
Freschissimo il debutto fra le quotate ad alti requisiti. Al fianco Mion ed Erede.
TRENTO – Piazza Affari si veste alla «moda» del Nordest. La prima, e probabilmente l’unica Ipo del comparto fashion del 2017, porta infatti un’etichetta made in Trentino Alto Adige. Ma il debutto di Aquafil di Arco sul segmento Star del listino milanese, avvenuto il 4 dicembre scorso, è un’operazione a 360 gradi made in Triveneto. Perché a fare da veicolo e rampa di lancio alla collocazione in Borsa della società trentina specializzata nella produzione di filati sintetici c’è Space 3, la Special Purpose Acquisition Company che vede tra i principali azionisti Gianni Mion, ex storico amministratore delegato di Edizione Holding, e l’avvocato d’affari Sergio Erede. La Spac ha acquisito il 24% del capitale di Aquafil con l’obiettivo di fondere le due società e avviare il processo di quotazione. Il flottante sarà circa il 37% del capitale. L’ipotesi di quotazione era nell’aria sin dal 2009 quando la società aveva aperto il capitale ai fondi di investimento, il private equity Three Hills Capital Partners e la Compagnia Trentina. Il board della società, guidato dal Ceo Giulio Bonazzi, che è anche presidente di Confindustria Trento, ha preferito puntare su una quotazione «dolce» attraverso la Spac di Mion ed Erede, una soluzione che consente di fissare la valutazione a monte invece di avventurarsi nelle oscillazioni di prezzo del classico debutto in Borsa. Aquafil è stata fondata nel 1965 ad Arco, in provincia di Trento, e si è imposta sul mercato come società altamente innovativa nel campo delle fibre sintetiche. Rigenerazione dagli scarti. In particolare l’azienda è stata tra i pionieri della «circular economy» lanciando il brand Econyl, un sistema di rigenerazione che permette di creare nuovi prodotti dagli scarti e dai rifiuti e che oggi vale il 30% dei ricavi dell’azienda. L’ultimo decennio Aquafil ha registrato una crescita dimensionale importante, raddoppiando i ricavi che ora (secondo il bilancio relativo 2016) ammontano a 482 milioni di euro. Per l’anno in corso il fatturato è previsto un ulteriore incremento del giro d’affari, pari a 515-540 milioni di euro. Il 5% dell’incremento del fatturato sarà da attribuire a una crescita dei volumi. L’ebitda è visto a 70-73 milioni con l’ebitda margin che migliorerà in modo frazionale dal 13,5% al 13,6%. Mentre l’utile dovrebbe attestarsi tra 24 e 27 milioni. La posizione finanziaria netta passerà dai 156,4 milioni del 2016 a 160-170 milioni a fine 2017 con il rapporto debito/ebitda che scenderà a 1,7 volte. Ulteriore salto di qualità. Una storia imprenditoriale di successo, quella di Aquafil, 2.800 dipendenti e 16 impianti produttivi, che però ora intende misurarsi con un ulteriore salto di qualità. E il mercato dei capitali offre l’opportunità di reperire risorse per nuove acquisizioni, investire in innovazione i e lanciarsi in una nuova e più estesa campagna di nota l’azienda, significa per Aquafil nuove risorse finanziarie fino a 45 milioni di euro, che permetteranno di accelerare i piani di crescita e innovazione tecnologica. (ch.b.) 3,6%. Mentre l’utile dovrebbe attestarsi tra 24 e 27 milioni. La posizione finanziaria netta passerà dai 156,4 milioni del 2016 a 160-170 milioni a fine 2017 con il rapporto debito/ebitda che scenderà a 1,7 volte. Ulteriore salto di qualità. Una storia imprenditoriale di successo, quella di Aquafil, 2.800 dipendenti e 16 impianti produttivi, che però ora intende misurarsi con un ulteriore salto di qualità. E il mercato dei capitali offre l’opportunità di reperire risorse per nuove acquisizioni, investire in innovazione e lanciarsi in una nuova e più estesa campagna di nota l’azienda, significa per Aquafil nuove risorse finanziarie fino a 45 milioni di euro, che permetteranno di accelerare i piani di crescita e innovazione tecnologica. (ch.b.)