Today Pubblicità Italia. Il sito Aquafil corporate premiato da Webranking Italy.
Today Pubblicità Italia 21/11/2017 p. 24 Webranking Italy: FS, Anas e Sisal le società più trasparenti nella comunicazione digitale.
Sono stati resi noti i risultati della quarta edizione di Webranking , la ricerca dedicata alle maggiori società non quotate in Italia per la valutazione della trasparenza e dell’efficacia della comunicazione corporate sui canali digitali. La ricerca è realizzata da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend . Quest’anno sono state considerate 77 grandi aziende non quotate in Italia (erano 62 lo scorso anno). A livello internazionale sono state valutate oltre 800 società quotate. Al primo posto quest’anno per l’Italia troviamo Ferrovie seguita a pari merito da anas e Sisal , mentre Sace scende al quarto. Seguono Sea Milano , Granarola , gSe , Aquafil , Barilla , Sia . La conquista delle prime posizioni da parte di imprese a controllo pubblico (Ferrovie, Anas e Sace) testimonia la fortissima attenzione alla trasparenza digitale da parte dello ‘Stato azionista’. Anche guardando ai best improver, vale a dire le società che hanno aumentato maggiormente il loro punteggio, notiamo un cambio di passo. Ilva, Anas, Sisal e Ferrovie dello Stato sono migliorate di oltre 20 punti. Questa crescente importanza della comunicazione corporate sul digitale è dovuta al mutato contesto in cui le aziende operano. Il calo della fiducia verso istituzioni e imprese, unito alla crescente importanza degli impatti sociali e ambientali delle aziende per i consumatori e gli investitori, stanno influenzando la comunicazione corporate: gli stakeholder chiedono una sempre maggiore trasparenza e le aziende si mostrano più disponibili all’apertura. “La trasparenza, soprattutto sul digitale, non è un obbligo di legge ma diventa un modo per rispondere alle crescenti richiesti dei propri interlocutori, in primis i clienti e per differenziarsi in un mercato sempre più competitivo”, ha commentato Sara rusconi , content strategist e partner Lundquist. Rispetto allo scorso anno non solo sono raddoppiate le società promosse (il 13% del campione contro il 6%), ma soprattutto sono fortemente diminuite le bocciate che non soddisfano i requisiti minimi (40% contro il 63%). Quasi tutte le aziende hanno migliorato le performance rispetto allo scorso anno e questo ha portato a una crescita del punteggio medio, dal 27% del punteggio massimo l’anno scorso al 34% oggi, nonostante il campione sia passato da 62 a 77 aziende. Tre i risultati chiave della ricerca Webranking delle società non quotate in Italia. Il primo riguarda la trasparenza. Essere trasparenti verso i propri clienti e business partner, possibili investitori e il mondo dei media, è un’occasione per differenziarsi e costruire la propria reputazione in un contesto di mercato sempre più competitivo. Il secondo risultato riguarda etica e sostenibilità. Crescente attenzione da parte di consumatori e investitori per gli impatti di natura sociale e ambientale, nuova direttiva sulla trasparenza non finanziaria, avvento dei Sustainable Development Goals, crescita dell’Intergrated Reporting (e Integrated Thinking) sono tra le tante novità in tema di sostenibilità degli ultimi anni, che richiedono a ciascuna azienda di formulare risposte.
Tuttavia, solo una società su tre presenta sul sito un bilancio di sostenibilità, dato in linea con lo scorso anno. Il terzo risultato evidenziato è la Comunicazione digitale come chiave per distinguersi. Il mondo digitale è ormai alle prese con una overdose di informazioni, per conquistare visibilità e credibilità, le aziende devono sapersi distinguere. Per fare questo, dati e informazioni devono essere contestualizzati e narrati sfruttando gli strumenti digitali. “Quando si lancia un nuovo sito è importante non seguire le mode e le ultime innovazioni tecnologiche ma dedicare sufficiente tempo alla definizione di una content strategy che definisca obiettivi e messaggi chiave. Il rischio altrimenti è di fare un investimento con scarsi risultati” le parole di caroline Becker , responsabile della ricerca Webranking Italia.